Progetto educativo
Si basa sui tre ambiti del sapere umano: la natura, la cultura e l’intercultura.
Le attività laboratoriali si rifanno al metodo Bortolato, un metodo analogico che promuove l’apprendimento attraverso le associazioni per immagini, tramite metafore ed analogie si promuove un apprendimento istintivo.

Gli obiettivi
La nostra Scuola ha liberamente scelto di attivare un progetto educativo secondo le indicazioni nazionali e cioè un processo educativo di esperienze concrete e di apprendimenti riflessivi che, integrando le diverse forme del fare, dell’agire razionale, del pensare, dell’esprimere, del comunicare e del conferire significato, permette ai bambini di:
Sviluppare l'identità
Vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, riconoscendolo unico ed irripetibile, sentirsi sicuro in un ambiente sociale allargato, avere fiducia in sè e negli altri, esprimere sentimenti ed emozioni.
Sviluppare l'autonomia
Intesa come capacità di orientarsi e compiere scelte autonome in diversi contesti.
Questa meta formativa si traduce nell’attenzione a promuovere la capacità di compiere scelte e di aprirsi alla scoperta e promuovere la capacità di interagire con gli altri, di orientare al rispetto delle divergenze.
Vivere le prime esperienze di cittadinanza
Significa scoprire l’altro da sè e attribuire l’importanza agli altri e ai loro bisogni, attraverso regole condivise, l’attenzione alle diversità, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti e di un comportamento eticamente corretto.
I principi fondanti del nostro progetto educativo
I Principi fondanti del Progetto Educativo e della Programmazione Educativo-Didattica sono l’IMPEGNO:
- al rispetto della dignità della persona umana e dei suoi diritti e quindi anche all’integrazione socio-culturale
- alla scoperta del valore della vita e dei valori universale
- all’esplorazione dei valori della pace, della giustizia, della solidarietà, del rispetto dell’altro su cui costruire la convivenza e la libertà


Come perseguiamo questi obiettivi
L’attuazione di tale progetto è veicolato attraverso:
- l’accoglienza attenta e famigliare verso tutti coloro che usufruiscono della scuola
- la cura nel contatto umano, di cui emblema sono il sorriso e tutte le piccole attenzioni rivolte al prossimo
- la disponibilità all’ascolto e al dialogo
- il rispetto, la comprensione e la tolleranza verso ciascuno
- l’attenzione e la cura anche nelle piccole cose: l’allestimento degli ambienti, l’ordine, la pulizia
- i momenti di formazione comunitaria per gli alunni, i genitori, i docenti, per integrare il proprio bagaglio culturale e di fede.
Il percorso formativo
e i suoi principi
IL PERCORSO FORMATIVO viene concretizzato ogni anno dal Collegio Docenti in una progettazione metodologica educativa didattica che consente di condurre il bambino a realizzare il profilo delineato, contenente le conoscenze da acquisire e gli obiettivi relativi alla comunicazione, al comportamento e all’educazione religiosa trasversale a tutto il progetto.
La progettazione metodologica educativa didattica annuale è ricca di contenuti e di proposte per lo sviluppo della potenzialità del bambino, ed è flessibile secondo il dinamismo dei suoi ritmi di apprendimento.
Le insegnanti della Fondazione Scuola Materna Don Giordano nella progettazione annuale, tengono presenti i seguenti principi metodologici fondamentali
Ambiente sereno
La creazione di un Ambiente che esprima un clima di serenità, di ottimismo, di fiducia e di collaborazione dove si possa promuovere la positività della vita e dove si valorizza il bene presente in ognuno dei componenti.
Vita di relazione
La vita di Relazione in tutte le sue modalità con o senza intervento dell’insegnante. Favorisce gli scambi, la risoluzione dei problemi, il gioco simbolico, il superamento dell’egocentrismo per porsi in atteggiamento di accettazione e di collaborazione con i compagni e con gli adulti.
Valorizzazione del gioco
La valorizzazione del Gioco come risorsa privilegiata di apprendimenti e di relazioni, con il quale vengono favoriti rapporti attivi e creativi sul terreno cognitivo e relazionale consentendo al bambino di trasformare la realtà secondo le sue esigenze interiori, di realizzare le sue potenzialità e di rivelarsi.
Mediazione didattica
Le strategie, gli strumenti e i materiali didattici, strutturati e non, permettono al bambino di fare, di operare con le mani e con la mente, di imparare facendo.
Esplorazione
L’Esplorazione consente al bambino di scoprire i diversi aspetti della realtà e dei sistemi simbolici della nostra cultura. L’originaria curiosità di ogni bambino, nel clima della ricerca, azione, attiva confronti, pone problemi, costruisce ipotesi, elabora spiegazioni.
Osservazione
L’Osservazione occasionale e sistematica fa conoscere le esigenze del bambino, i livelli di sviluppo, le sue potenzialità per commisurare ad esse adeguati interventi educativi e didattici.
Raccolta
La Raccolta delle attività e dei prodotti del bambino consente ad esso di rievocare l’itinerario compiuto nella scuola, e di rendersi conto delle proprie conquiste.
Le scelte metodologiche
Partendo da una tematica di fondo, presa in esame per la durata di un anno scolastico, si cerca di far leva sulla motivazione del bambino in modo che l’apprendimento acquisti una certa valenza educativa e risulti significativo.
È il bambino con i propri bisogni formativi e cognitivi il centro del progetto educativo.
Il percorso formativo si snoda attraverso le unità di apprendimento caratterizzate da obiettivi formativi adatti e significativi per ciascun bambino.
Nell’elaborazione dell’unità di apprendimento i docenti si impegnano a sviluppare la pluralità delle intelligenze, a promuovere personali punti di forza.
La dottoressa Luisa Pelizzari, pedagogista, da anni ispira le insegnanti nella scelta e nella stesura dei programmi didattici annuali avvalendosi per l’elaborazione delle unità di apprendimento di un sistema metodologico che si attua in quattro tempi:
